Accolto il ricorso della UIL sulla discriminazione per gli orari delle visite fiscali per malattia

Roma, 6 novembre 2023 - Con sentenza pubblicata lo scorso 3 novembre, il TAR del Lazio si esprime sulla illegittimità delle differenze tra i dipendenti pubblici e privati in materia di visite fiscali, accogliendo integralmente il ricorso proposto dal Sindacato UILPA della Polizia Penitenziaria.

Più nel dettaglio, i Giudici Amministrativi hanno deciso di intervenire sul decreto Madia-Poletti, il decreto n. 206 del 2017, sostenendo l’illegittimità della normativa che regolamenta le fasce orarie di reperibilità e le modalità delle visite di controllo per i dipendenti pubblici assenti per malattia.

Infatti, attualmente, il personale medico incaricato dall’Inps, può effettuare visite al lavoratore presso il domicilio indicato nel certificato di malattia, con un’importante differenza tra settore pubblico e privato. Ciò perché, se per i dipendenti pubblici, le visite possono avvenire tra le 9 e le 13, nonché tra le 15 e le 18, quindi complessivamente per 8 ore su 24; per ciò che concerne i lavoratori del settore privato, le fasce orarie valide sono decisamente più ridotte, poiché la visita fiscale può avvenire dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, per un totale di sole 4 ore.

Pertanto, il Tribunale Amministrativo del Lazio spiega che la mancata armonizzazione della disciplina delle fasce orarie di reperibilità ha, fra l’altro, determinato una disparità di trattamento del tutto ingiustificata fra i dipendenti pubblici e quelli del settore privato, considerando che un evento come la malattia non può essere trattato diversamente a seconda del rapporto di lavoro intrattenuto dal personale che ne viene colpito, ne è quindi derivata la violazione dell’art. 3 della Costituzione, non essendo rispettato il principio di uguaglianza. Il TAR ha altresì precisato che, stante l’effetto conformativo riconosciuto alla sentenza, nell’adozione del nuovo decreto non potrà non tenersi conto di quanto statuito.

La UIL FPL, in questi mesi, ha ripetutamente sottolineato l’esigenza di porre fine all’ ingiustizia che vede coinvolti i lavoratori pubblici, per questo, la UIL FPL saluta favorevolmente la pronuncia del Tribunale Amministrativo, che riconosce e sancisce il perseguimento necessario dell’eguaglianza di trattamento tra ambito lavorativo pubblico e privato, specificando che il prossimo decreto che regolamenterà la materia non potrà prescindere dalla suindicata sentenza del Tribunale medesimo. Fatte queste premesse, il provvedimento del TAR, ancora una volta, mette in luce le numerose criticità legale al settore pubblico, a causa delle quali i pubblici dipendenti risultano ad oggi lavoratori fortemente penalizzati.

(Fonte UIL FPL Nazionale)